Périphérie Active - Periferie Attive Media Center Comunitari a Sidi Bouzid (Tunisia)
Supporto alla capacità di partecipazione, lavoro in rete e libertà d’espressione della società civile del Governatorato di Sidi Bouzid (Tunisia), e promozione dell’inclusione delle istanze dei settori più vulnerabili della popolazione, specialmente giovani e donne.
Associazione Yabasta Bologna è partner del GVC nella realizzazione del progetto.
Scheda di presentazione a cura del GVC.
Périphérie Active - Supporto alla capacità di partecipazione, lavoro in rete e libertà d’espressione della società civile del Governatorato di Sidi Bouzid (Tunisia), e promozione dell’inclusione delle istanze dei settori più vulnerabili della popolazione, specialmente giovani e donne.
Il progetto interesserà l’insieme del territorio tunisino e in particolare le zone e le regioni svantaggiate, urbane e rurali del Governatorato di Sidi Bouzid: le Delegazioni di Sidi Bouzid, Regueb e Menzel Bouzaiane. La sfida principale, soprattutto per le regioni periferiche e svantaggiate del paese e per i settori più vulnerabili della popolazione, è quella di avere l’opportunità di partecipare, in maniera efficace e strutturata, al processo di riforma costituzionale che segue le elezioni democratiche del 23 ottobre 2011.
Data inizio progetto: 1/10/2012
Durata: 30 mesi
Paese/Regione: Tunisia – Governatorato di Sidi Bouzid – Delegazioni di Sidi Bouzid, Menzel Bouzaiane e Regueb
Settore: Diritti umani
Capofila: GVC - Gruppo di Volontariato Civile
Partner: Accun (TN), Ass. Ya Basta (IT)
Associati: Horizont (Menzel Bouzaiane), Union Des Diplômés Chômeurs (Regueb)
Beneficiari diretti:
4 Associazioni chiave e almeno altre 10 associazioni della neonata società civile organizzata al livello locale del Governatorato di Sidi Bouzid.
Giovani e donne del Governatorato di Sidi Bouzid che usufruiranno dei corsi di formazione, delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) digitale e delle altre attività dei Media Center Comunitari.
Beneficiari indiretti:
Circa 250.000 persone (abitanti dei Distretti bersaglio del progetto) tra cui: 40.000 giovani (19-29 anni) e oltre 10.000 disoccupati (18-35 anni), di cui i 2/3 sono donne.
L’obiettivo generale del progetto è di contribuire al rafforzamento del ruolo della società civile tunisina nell’ambito della transizione democratica e della promozione dei diritti umani in particolare nella regione svantaggiata di Sidi Bouzid.
Gli obiettivi specifici sono:
1. Promuovere una cittadinanza attiva e tollerante, attraverso il supporto al diritto all’informazione e alla libertà d’espressione, e attraverso la messa in rete a livello locale e nazionale della società civile della regione svantaggiata di Sidi Bouzid.
2. Sostenere l’inclusione sociale, economica, culturale e politica dei gruppi vulnerabili, in particolare giovani e donne, attraverso la diffusione delle tecnologie di comunicazione e di informazione (TIC) e attraverso la promozione della loro partecipazione in seno alla società civile organizzata.
3. Promuovere l’inclusione delle donne e il loro ruolo attivo nella società civile.
Il progetto si sostanzia in tre gruppi di attività che intendono raggiungere risultati specifici:
Il primo risultato atteso (R1): La diffusione delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione indipendente, così come degli strumenti di partecipazione alla vita democratica nazionale, è accresciuta, migliorata e messa in rete attraverso l’esperienza pilota dei Media Center Comunitari.
Per raggiungere tale risultato il primo gruppo di attività (A1) prevede: in primo luogo di assicurare il corretto svolgimento dell’azione, il coordinamento e il monitoraggio (A1.1); creare, attraverso una mappatura partecipata delle attività culturali e della diffusione delle nuove tecnologie (A1.2) una rete, locale e nazionale, di organizzazioni della società civile in supporto alla cittadinanza attiva (A1.3); supportare i 3 Media Center Comunitari (A1.4).
Il secondo risultato atteso (R2): Le capacità dei e delle giovani tunisini-e (e delle associazioni di cui fanno parte) rispetto alla partecipazione alla costruzione di una cittadinanza attiva e inclusiva capace di contribuire al processo di transizione democratica in particolare nelle regioni svantaggiate, sono rafforzate e messe a valore.
In questa fase i tre Media Center Comunitari saranno animati e diventeranno il punto di riferimento per l’inclusione sociale, economica, culturale e politica delle persone appartenenti a gruppi vulnerabili: saranno luoghi di incontro, di formazione e di produzione culturale e informazione indipendente. Le attività principali sono: la formazione dei formatori locali (A2.1), la formazione e capacitazione delle organizzazioni della società civile (OSC) e dei gruppi informali locali (A2.2), la formazione sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) rivolta ai giovani e ai settori più deboli della popolazione e a rischio di esclusione sociale (A2.3) e la promozione dei diritti umani attraverso eventi pubblici e altre azioni di sensibilizzazione (A2.4).
Il terzo risultato atteso (R3): La partecipazione delle donne nella società civile e nella costruzione dell’azione culturale locale è accresciuta.
Le attività previste per il raggiungimento di tale risultato sono: formazione specificatamente riservata alle donne (A3.1) nell’ambito delle attività A2.1,A2.2,A2.3; Workshop internazionale Italia-Tunisia sulle pari opportunità di genere (A3.2;) Azioni di sensibilizzazione sui diritti delle donne (A3.3).