La conferenza stampa al porto di Palermo
Mare Jonio, dopo 12 giorni di navigazione nel Mediterraneo centrale, è in transito a Palermo per una sosta tecnica e per prepararsi a ripartire, per riprendere prima possibile la sua missione di monitoraggio, racconto e denuncia.
In conferenza stampa al porto di Palermo l’equipaggio di mare e di terra di Mediterranea, insieme al sindaco Leoluca Orlando, ha raccontato la prima missione nel Mediterraneo centrale e fatto una prima valutazione sull’azione concreta messa in campo in mare e sulla straordinaria partecipazione collettiva che si è attivata attorno a Mediterranea.
La presenza di Mediterranea, in un mare che era stato svuotato di testimoni, ha dimostrato, giorno dopo giorno, l’importanza di essere dove le persone rischiano di morire nel silenzio e nell’abbandono: Malta e l’Italia, da quando Mediterranea è in mare, hanno riaperto di fatto i loro porti, anche se purtroppo la Libia ha continuato a riportare decine di persone verso la sofferenza delle torture e degli abusi.
Erasmo Palazzotto, tornato a Palermo insieme alla Mare Jonio, in conferenza stampa ha dichiarato: “il Mediterraneo è un deserto, la presenza istituzionale, statuale e quella delle ONG è stata cancellata. In quel tratto di mare si continua a morire. La nostra funzione è stata di testimonianza e denuncia. I governi europei si sono voltati dall’altra parte. Mediterranea è una sfida ai governi europei ad applicare le leggi del mare, del diritto internazionale e i diritti umani che stanno cercando di cancellare”.
Anche Luca Casarini è tornato a Palermo con la Mare Jonio dopo 12 giorni di navigazione: “hai la sensazione di stare in un spazio enorme, grandissimo, aperto, che dovrebbe essere uno spazio di pace e di solidarietà ma che potrebbe trasformarsi rapidamente in un cimitero. Quando il 12 ottobre abbiamo ricevuto la comunicazione che quelle 70 persone erano in salvo, il mare ci sorrideva”.
“Sono certa che chiunque si trovasse davanti una persona che rischia di affogare farebbe come noi, farebbe questo gesto spontaneo di salvataggio. Le questioni di terra non si discutono in mare lasciando le persone affogare. In mare si salva”, così sostiene Giorgia Linardi di Sea-Watch in conferenza stampa.
Con Mediterranea abbiamo constatato quanto sia importante sollecitare le istituzioni quando ci sono persone che rischiano la vita in mezzo al mare. E’ ancora possibile aprire i porti, le frontiere e la parte migliore di noi stessi.
Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che sostiene dal primo minuto Mediterranea, dice a gran voce: “quanti migranti ci sono a Palermo? Nessuno! Chi arriva a Palermo è palermitano”.
Come dichiara Alessandra Sciurba: “o i diritti sono di tutti o i diritti sono di nessuno”.
In conferenza stampa si sono susseguiti anche gli interventi di: Claudio Arestivo de I Moltivolti di Palermo, invitando altre realtà come questa ad unirsi a Mediterranea; Marta, la nostra attivista imbarcata, che ha raccontato brevemente la sua esperienza a bordo; il presidente della Consulta delle culture; Evelina Santangelo, scrittrice del collettivo Corpi, che sta coordinando il sostegno da terra su Mediterranea in Sicilia.
Continuiamo ad attivarci con Mediterranea, a sostenere il crowdfunding, ad organizzare e a partecipare ai numerosi eventi sui territori, a condividere riflessioni. Prepariamo insieme la nuova partenza di Mediterranea nel Mediterraneo centrale, per navigare insieme sulla rotta dell’umanità.